Precipitazione
La Svizzera dispone di una topografia favorevole e di un considerevole livello di precipitazioni atmosferiche, che avvengono sotto forma di pioggia o neve. Esse sono le principali fonti di acqua che alimentano i nostri laghi, i nostri fiumi e il sottosuolo. A seconda della stagione come pure della situazione atmosferica a larga scala, l’umidità contenuta nelle precipitazioni sarà originaria di regioni differenti.
La situazione meteorologica predominante nella nostra regione influenza l’origine, la forma e l’intensità delle precipitazioni. In estate le precipitazioni cadono prevalentemente sotto forma liquida (pioggia), e sono causate da fenomeni convettivi, quali i temporali. In inverno invece le precipitazioni tendono ad essere più estese, e quindi di tipo avvettivo, e sovente sotto forma di neve. Esistono due tipi di situazione meteorologica, tuttavia relativamente rari, conosciuti per essere accompagnati dal verificarsi di eventi estremi (Fig. a basso). La situatione illustrata sopra è generalmente seguita da siccità, mentre quella illustrata sotto da esondazioni. In Svizzera il rilievo è quasi onnipresente, la zona montagnosa delle Alpi e il Giura coprono il 60% della superficie totale. L’altitudine è una caratteristica determinante per la quantità e la forma in cui cadranno le precipitazioni (effetto orografico): in linea generale sia la quantità delle precipitazioni che la loro frequenza – soprattutto sotto forma di neve – aumentano con la quota.

Due tipi di condizioni meteorologiche che potrebbero provocare eventi estremi in Svizzera. La configurazione detta „ad omega“ (sopra) consiste in una zona di alta pressione estesa e stabile (A) sull’ Europa e può provocare dei prolungati periodi di siccità, come nell’ estate 2003; mentre la configurazione detta „5b“ (sotto) consiste in un tipico passaggio di un sistema di bassa pressione (B) ed è conosciuta per il suo apporto di masse di aria umida e mite. Questa situazione è tipica in primavera e in autunno e provoca un innalzamento del limite delle nevicate. Nel caso in cui il terreno dovesse essere già saturo, questo potrebbe causare delle piene.

Eventi, Notizie, Pubblicazioni

Temporali, fiumi in piena e laghi esondati: la prima metà di luglio è stata caratterizzata da piogge e tempo instabile, come già nel mese di giugno. Numerosi corsi e specchi d’acqua hanno raggiunto il grado di pericolo 3 e in alcuni luoghi i livelli delle acque sono saliti al grado 4 o addirittura 5. A essere particolarmente colpiti sono stati i laghi di Thun, Neuchâtel, Bienne e dei Quattro Cantoni.
Immagine: C. Ritz
L’ultimo fine settimana di agosto 2020 le forti precipitazioni hanno causato piene in numerosi fiumi della Svizzera meridionale, centrale e orientale. Nonostante le piogge molto abbondanti, tuttavia, è stato raggiunto al massimo il grado di pericolo 3.
Immagine: Pxhere, CC0
In Svizzera il mese di agosto che si sta per concludere è stato uno dei più caldi dall’inizio delle misure nel 1864. Nella prima metà del mese si è verificata una lunga sebbene moderata ondata di caldo, ma giornate tropicali sono state registrate anche nella seconda parte del mese. Fin verso la fine del mese le precipitazioni sono risultate per molte località inferiori alla media, ma con le forti piogge degli ultimi giorni i quantitativi di precipitazione sono saliti diffusamente sopra la norma.
Immagine: M. Bolliger
Immer wieder erlebt die Schweiz gefährliche Naturereignisse, die Infrastruktur und Menschenleben gefährden können. Damit die Bevölkerung in solchen Krisensituationen adäquat informiert, gewarnt und geschützt wird, betreiben die Naturgefahrenfachstellen des Bundes u. a. das Naturgefahrenportal. Dieses erscheint nun in neuem Gewand.
Immagine: C. Ritz
Selon les données du service européen Copernicus, les températures en juin 2020 ont été supérieures de 0,53 °C à la moyenne de la période 1981-2010, ce qui fait de ce mois juin le plus chaud jamais enregistré dans le monde, à égalité avec juin 2019. La Sibérie orientale a enregistré des températures largement au-dessus de la moyenne. En Europe, les températures ont été nettement supérieures à la moyenne dans le nord, mais inférieures à la moyenne dans le sud. L’ensemble de l’Europe a connu son deuxième mois le plus chaud depuis le début des mesures en 1979.